Operatività sui Futures

1) Le condizioni
2) Il margine di garanzia
3) Valuta
4) Contratti FTSE MIB Futures, Mini FTSE MIB, Mini FTSE 100
5) La liquidazione
6) I rischi
7) Stop order
8) Personalizzazione ambiente di trading

1) Le condizioni

Le commissioni (per contratto) possono essere semplici o dinamiche.

Semplici

CME: 6 $ - CME Fx: 3 $ (micro 1 $) - CME CBOT: 8 $
FTSE MIB, FDAX: 6 euro
MINI, EUROSTOXXX50, FBUND: 4 euro

Dinamiche ("degressive")

commissioni_degressive

MINI, EUROSTOXXX50, FBUND: da 8 a 1,5 euro
FTSE MIB, FDAX: da 9 a 2,5 euro
CME: da 9 a 2,5 dollari (non applicabile per segmento CBOT e contratti micro da 1 $)

Il conteggio della "degressività" è unico tra FTSE MIB/MINI/MTA/SEDEX/EUREX/CME:

per il primo ordine della giornata su azionario, SEDEX o FTSE MIB/MINI si applica la commissione iniziale (8 euro se azionario, MINI; 9 euro se SEDEX, FTSE MIB e 9 dollari se CME); per il secondo, anche se effettuato su uno strumento diverso, si applica la seconda commissione (7 euro se azionario, MINI; 8 euro se SEDEX, FTSE MIB e 8 dollari se CME). E così via... fino a 3 euro per azionario, MINI, 4 per SEDEX, FTSE MIB e 4 dollari per CME dal 6° eseguito al 25°; dal 26° eseguito al 50° la commissione scende ancora fino a 2 €per MTA, MINI FTSE MIB e MINI FTSE 100, FBUND, FESX, 3 € per SEDEX, FTSE MIB e FDAX, e 3 dollari per Futures CME; dal 51° sino alla fine della giornata si arriva alla commissione minima, scontata di ulteriori 0,50 €/$ (perciò 1,5 €, 2,5 € e 2,5 $ rispettivamente).


MARGINI RICHIESTI: vedi tabella

TERMINE DI ADEGUAMENTO MARGINI: h 10,15

VALIDITA' ORDINI: 1 giorno; per IDEM ed EUREX anche validità multigiorno

VALIDITA' STOP ORDER: 1 giorno

VALUTA: giorno successivo

ORARI DI NEGOZIAZIONE: consulta il quadro generale




2) Il margine di garanzia

Il margine di garanzia richiesto varia a seconda del contratto future e viene restituito al momento di chiusura della posizione.
Per i futures italiani il margine è una percentuale del valore nominale del contratto, mentre per l'Eurex e il CME il margine per ciascun contratto è fisso.
Nella tabella già citata sono riportati tutti i margini richiesti da Directa.

Supponiamo che alla chiusura della seduta di Borsa un cliente abbia una posizione aperta su un contratto future:

  • se la posizione è stata aperta in giornata, si calcola la differenza tra il prezzo di riferimento di fine giornata e il prezzo di apertura della posizione
  • se la posizione era già aperta all'inizio della seduta, si calcola la differenza tra il prezzo di riferimento di fine giornata e il prezzo di riferimento precedente

Se la differenza calcolata è positiva, ovvero il prezzo del future è salito, allora le posizioni LONG sono in GAIN (guadagno) mentre le posizioni SHORT sono in LOSS (perdita); viceversa se la differenza è negativa.
Vediamo che cosa succede alla posizione del cliente nei 4 casi possibili:

DIFFERENZA POSITIVA
1) LONG GAIN = il cliente incassa la differenza tra il GAIN e l'’incremento del margine da versare rispetto al giorno prima
2) SHORT LOSS = il cliente paga la somma tra il LOSS e l'’incremento del margine da versare rispetto al giorno prima

DIFFERENZA NEGATIVA
3) LONG LOSS = il cliente paga la differenza tra il LOSS e la riduzione del margine
4) SHORT GAIN = il cliente incassa la somma tra il GAIN e la riduzione del margine

N.B: Se il margine richiesto è fisso, come nel caso dell'EUREX e del CME, la posizione del cliente verrà semplicemente incrementata del GAIN o ridotta del LOSS a seconda dei casi, senza adeguamento dei margini.



3) Valuta

Per quanto riguarda la disponibilità e la valuta, si noti che le operazioni sul mercato azionario vengono regolate a due o tre giorni a seconda dei mercati, mentre per i contratti future la valuta è il giorno successivo; di conseguenza la vendita di un titolo azionario non apporta liquidità per il margine/loss relativi a una posizione future aperta, mentre la chiusura di un contratto future apporta liquidità per l'acquisto di titoli azionari.
Directa però ha provveduto già dal novembre 2006 allo stanziamento di un fondo proprio cui attingere per coprire questo e altri sfasamenti di valuta con un prestito senza interessi a favore dei suoi clienti, ai quali fornisce inoltre in ogni caso il calcolo della disponibilità in tempo reale: l'operatività ne risulta quindi molto semplificata, perché il cliente può conoscere sempre facilmente il suo potere d'acquisto, sia per i titoli azionari che per i derivati, senza bisogno di ulteriori controlli.


4) Contratti FTSE MIB Futures e Mini FTSE MIB

ll Mini FTSE MIB e il FTSE MIB Futures sono contratti equivalenti, a parità di scadenza, secondo la proporzione 1 FTSE MIB Future = 5 Mini FTSE MIB. La CCG consente di sostituire 1 FTSE MIB Future a 5 Mini FTSE MIB, se lo si desidera.

Un investitore può, ad esempio, acquistare 1 FTSE MIB Future, vendere 1 Mini FTSE MIB e trovarsi così long di 4 Mini FTSE MIB. Se a questo punto vendesse 1 FTSE MIB Future, si troverebbe short di 1 Mini FTSE MIB. Directa consente di combinare liberamente acquisti e vendite di FTSE MIB Futures e Mini FTSE MIB, mantenendo, sempre a parità di scadenza, un conteggio unico tra i 2 titoli derivati. Così, se l'investitore ha acquistato 7 Mini FTSE MIB in fasi successive, vedrà visualizzati "1 FTSE MIB Future + 2 Mini FTSE MIB" e potrà operare su entrambi gli strumenti secondo le convenienze di prezzo.

Supponiamo ad esempio che l'investitore sia short di 3 FTSE MIB e, in funzione degli sviluppi di mercato, decida non solo di chiudere lo short, ma di posizionarsi long effettuando il cosiddetto stop and reverse: in questo caso potrebbe risultargli più conveniente acquistare un FTSE MIB Future, anziché un certo numero di Mini FTSE MIB, per sfruttare, valutate beninteso le quotazioni, la minor incidenza delle commissioni su un'operazione singola che trasformerebbe la posizione short di 3 Mini FTSE MIB in una long di 2.



5) La liquidazione

Nel caso di variazione avversa dei corsi, il prezzo del future scende in caso di posizione long e sale in caso di short, sicché l'investitore deve integrare i margini di garanzia (e/o il loss); visti i tempi molto ristretti (entro le ore 10.30 del giorno successivo), può normalmente farlo nei seguenti modi:
- ricavando liquidità da altre posizioni detenute presso l'intermediario, ad esempio con la vendita di azioni
- liquidando una parte della posizione in derivati.

Se, ad esempio, un investitore fosse short di un FTSE MIB e, trovandosi per un aumento dei corsi a dover adeguare i margini, non disponesse di liquidità sul conto, potrebbe liquidare parzialmente la posizione comprando 1 Mini FTSE MIB (trasformandola quindi in una posizione short di 4 Mini FTSE MIB); nel caso di FDAX o mini Nasdaq 100, potrebbe chiudere un contratto.

In ultimo sarà Directa che, trascorso il termine indicato (max h 10,30) senza che l'investitore abbia ancora effettuato la ricopertura dei margini, intraprenderà eventualmente le operazioni che giudicherà più opportune per ridurre o pareggiare la sua posizione.



6) I rischi: futures e covered warrant a confronto

Quali sono le differenze tra un future e un covered warrant?
Vengono entrambi definiti titoli derivati e forniscono entrambi un effetto leva, ma in realtà si tratta di strumenti molto diversi.

I CW danno il "vantaggio" di non mettere mai a rischio più del capitale investito: chi acquista cw per 10.000 euro potrà "al massimo" perdere 10.000 euro, ma non si troverà mai in debito.
Per contro, con i futures la perdita da integrare può anche eccedere il capitale investito inizialmente.
I CW presentano spesso problemi di liquidità e di scarsa trasparenza nella formazione del prezzo: poiché è facile che l'andamento dei corsi dipenda in gran misura dalla gestione del titolo operata dal Market Maker, il trading sui CW si risolve spesso in un "duello" con il medesimo.

Con i futures, più liquidi, le controparti sono numerose, gli spread molto ridotti, le variazioni di prezzo velocissime, le opportunità di scalping quindi più frequenti, ma anche più difficili da cogliere.
Chi abbia sviluppato una buona esperienza nell'operatività su CW, passando ai futures si troverà su un terreno nuovo, sul quale molte delle tecniche utilizzate sui CW sono inapplicabili.



7) Stop order

Anche sui futures il mercato mette a disposizione, sia in acquisto che in vendita, la funzione di stop order. I dati dell'ordine si inseriscono dalla piattaforma Directa esattamente con le stesse modalità e parametri utilizzati per gli stop order sull'azionario. Si tratta di ordini inviati subito al mercato, che rimangono in sospeso SOLO SINO A FINE GIORNATA, oppure sino a quando la condizione di prezzo prevista non si verifica: se ciò avviene, si origina un normale ordine di acquisto o di vendita.

Immaginiamo ad esempio di essere long su un contratto future mentre il prezzo di mercato è 21.000, di metterlo in vendita al prezzo limite di 21.100 e di inserire contemporaneamente uno stop order al prezzo segnale di 20.950: se il Mercato sale e l'ordine a 21.100 è eseguito, lo stop order non viene annullato; vale a dire che, se "ci dimentichiamo" di revocarlo, in caso di successiva discesa fino a 20.950 l'ordine verrà eseguito e ci troveremo short di 1 contratto future.
L'introduzione sui mercati dei futures degli ordini OCO fornisce uno strumento in più per ovviare a questo inconveniente.

N.B: Ricordiamo qui due particolarità:

  • gli stop order sull'IDEM si possono inserire in qualsiasi momento, anche a mercato chiuso, ma entrano in negoziazione solo nella fase di contrattazione continua
  • operando sull'EUREX non è possibile specificare un prezzo limite.


8) Personalizzazione ambiente di trading

Per inserire i futures nelle tabelle dalla piattaforma Base si utilizza il punto di menu Opzioni, sezione derivati.

Per quanto riguarda la tabella "FTSE MIB", si noti che è sufficiente aggiungere uno solo tra FTSE MIB e mini FTSE MIB di una particolare scadenza per far apparire anche l'altro elemento della "coppia".

Esistono altre due tabelle, recanti l'indicazione delle due scadenze più vicine: EUREX e CME per i futures trattati su questi mercati.