CME o Borsa Italiana per investire in valuta estera?

Hai deciso saggiamente di utilizzare mercati regolamentati per i tuoi investimenti in valuta estera. Congratulazioni: il primo passo importante l'hai già fatto. Operando in un mercato regolamentato e trasparente eviti che il tuo intermediario abbia interesse nel farti perdere. Se operi sul CME o su Borsa Italiana, Directa sarà veicolo dei tuoi ordini, ma mai controparte. Una tua perdita non corrisponderà mai a un suo guadagno (e viceversa).

Ora non resta che scegliere quale degli strumenti disponibili risponde meglio alle tue esigenze. A tua disposizione hai i Futures quotati sul Chicago Mercantile Exchange oppure gli ETN ed i Certificati quotati su Borsa Italiana, rispettivamente nei mercati ETFplus e Sedex.

La differenza tra l'utilizzare il CME o la Borsa Italiana è la stessa che passa tra il preparare un pasto a casa e l'andare al ristorante. La prima soluzione è economicamente più efficiente, mentre la seconda è più comoda e può prevedere servizi aggiuntivi.

Supponiamo si voglia investire in Dollari per un anno. Se farlo con un ETN o un Certificato comporta in termini di tempo e di impegno soltanto un'operazione di acquisto oggi e una di vendita tra un anno, lo stesso non vale per i Futures.

CME: I Futures

I Futures del CME hanno scadenza trimestrale: per mantenere aperta la posizione per un anno intero, oltre a procedere con il primo acquisto (o vendita), sarà necessario effettuare tre "roll over", ovvero chiudere la posizione in scadenza per aprirne una con scadenza successiva.

Ad ogni roll over si incorrerà in alcuni costi e in alcuni rischi. Alle commissioni da pagare all'intermediario si dovrà sommare un secondo fattore determinante: lo spread, ovvero la differenza di prezzo tra il contratto in scadenza e quello successivo.

Lo spread si compone di due fattori:

  • La "Basis" o "Base" è la legittima differenza tra prezzo del Future e prezzo "spot" della valuta, dovuta ai diversi tassi a cui è possibile investire risk free nelle due valute. A scadenza la Basis sarà pari a zero, e il prezzo del Future convergerà al prezzo spot. Si dice infatti che il mercato Future e il mercato Cash si incontrano alla scadenza. Per meglio comprendere perché in genere i prezzi spot e future sono diversi un esempio può essere di aiuto.
  • Lo Spread vero e proprio, ovvero la differenza netta tra il prezzo effettivo del Future e il suo prezzo teorico tenendo conto della Basis.

Dal momento che il costo o il guadagno derivante dalla Basis per un investitore long è perfettamente pareggiato da un guadagno o un costo per un investitore short, sarebbe scorretto considerare la Basis nella valutazione del costo di un Future.

Se hai intenzione di investire sul mercato valutario ricorda però di includere la variazione dei tassi di interesse tra i fattori di rischio da considerare.
La differenza dei tassi di interesse che spiega la Basis colpisce implicitamente anche altri strumenti sulle valute, come ETN o Certificati, ma in modo meno trasparente.


Costi di un Future: un esempio

Quanto costa mantenere per un anno una posizione su una valuta utilizzando un Future? In questo esempio consideriamo il Future Euro FX, che, a fronte di un piccolo margine di garanzia, permette di arrivare a un'esposizione di 125000€ sul cambio Euro/Dollaro.
Ricorda che sono disponibili anche i Future MINI e MICRO Euro Fx, con sottostante rispettivamente di 62500€ e 12500€.

Ipotizziamo che:

  • il tasso di cambio rimanga fisso a 1,40 Dollari per ogni Euro
  • il "costo opportunità" del capitale sia del 3% (quanto ti costerebbe prendere a prestito il capitale necessario, o in alternativa quanto potresti guadagnare investendo il capitale in uno strumento alternativo)
  • ad ogni roll over si paghino due tick di spread effettivo (al netto della basis)

Le voci di spesa sono:

  • il 3% dovuto al costo opportunità del capitale necessario per finanziare il margine di 3000€
    3% x 3000€ x 1 Anno = 90€
  • 3$ di commissione per ogni eseguito
    3$ x 7 eseguiti (primo eseguito piu’ 6 eseguiti dovuti ai 3 roll over)= 21$ ≈ 15€
  • lo spread pagato ad ogni roll over
    2 tick x 12,5$/tick x 3 roll over = 75$ ≈ 53,57€

Il totale

Il costo totale ammonta a: 90€ + 15€ + 53,57€ = 158,57€, ovvero poco meno dello 0,127% del valore nominale del Future.

Il Future è quindi uno strumento estremamente snello per investire sulle valute, tanto più se si considerano i benefici che derivano dall'operare su un mercato trasparente come il CME. Condizioni così competitive sono possibili in quanto gli strumenti forniti dal CME sono utilizzati tanto dai piccoli investitori retail quanto da grandi gruppi che mai accetterebbero soluzioni inefficienti. Il solo svantaggio è la necessità di chiudere e aprire una nuova posizione ogni tre mesi.

Borsa Italiana: Gli ETN

A questo punto può essere utile un confronto con strumenti alternativi disponibili su Borsa Italiana, che non necessitano di un roll over ogni tre mesi. Le possibilità di scelta sono molteplici, suddivise in due grandi categorie: ETN e Certificati.

Che cos'è un ETN

Soffermiamoci più a lungo sulla prima categoria, che si presta a un confronto più semplice e diretto con i Futures. Un ETN, o Exchange Traded Note, è uno strumento finanziario cartolarizzato emesso da una società veicolo che crea una struttura atta a replicare l'andamento di un indice. Si tratta di uno strumento analogo a un ETC: se ha come sottostante una materia prima si chiamerà ETC, se ha come sottostante un indice di altra natura (valutaria, obbligazionaria, di tassi d'interesse...) si chiamerà ETN.

Gli ETN sulle valute ad oggi negoziati su Borsa Italiana sono emessi e gestiti dalla ETFS Foreign Exchange Limited, e si prefiggono l'obiettivo di replicare l'andamento dei diversi indici valutari MSFX sviluppati da Morgan Stanley.


Costi di un ETN: un esempio

Per il confronto con il Future Euro FX consideriamo in dettaglio l'ETN ETFS 3x Short USD Long EUR (Ticker: USE3), ideato per replicare l'MSFXSM Triple Short US Dollar/Euro Index (TR). Questo indice ha l'obiettivo di rispecchiare il triplo della variazione percentuale giornaliera del tasso di cambio delle due valute, generando inoltre un rendimento collaterale della liquidità investita.

Informazioni Necessarie

Elenchiamo le informazioni reperibili su Borsa Italiana, necessarie per il confronto con il Future.

  • Lo strumento ha una leva 3x
  • Il capitale impiegato è remunerato al tasso EONIA – 0,5% (Il tasso non può essere negativo)
  • L'ETN prevede spese di gestione annue dell’ 1,83% (pagate in funzione della durata dell'investimento)
  • Lo spread massimo di quotazione è del 4%
  • Lo spread effettivo di quotazione è (al momento) dello 0,5%

Ipotizziamo che:

  • si voglia mantenere un'esposizione al cambio Euro/Dollaro pari a quella del Future di 125000 Euro, investendo nell'ETN 31250€
  • il tasso di cambio rimanga fisso a 1,40 Dollari per ogni Euro
  • il costo opportunità del capitale sia del 3% (quanto ti costerebbe prendere a prestito il capitale necessario, o in alternativa quanto potresti guadagnare investendo il capitale in uno strumento alternativo)
  • il tasso EONIA ( Euro OverNight Index Average) sia costante e pari allo 0,6%
  • lo spread effettivo di quotazione rimanga costante e pari allo 0,5%

Le voci di spesa sono:

  • il 3% dovuto al costo opportunità del capitale necessario per l'investimento
    3% x 31250€ x 1 Anno = 937,50€
  • 5€ per ogni eseguito
    5€ x 2 (un acquisto e una vendita) = 10€
  • le spese di gestione prelevate dall'emittente
    1,83% x 31250€ x 1 Anno = 571,88€
  • lo spread pagato alla chiusura della posizione
    0,5% x 31250€ = 156,25€

E infine una (piccola) voce di guadagno

  • Gli interessi maturati sul capitale investito al tasso EONIA - 0,5%
    (0,6%-0,5%) x 31250€ = 31,25€

Il totale

Il costo totale ammonta a: 937,50€ + 10€ + 571,88€ + 156,25€ - 31,25€= 1644,38€, ovvero poco meno dell'1,32% dei 125000€ investiti in valuta.

Se è vero che l'ETN presenta dei vantaggi in termini di "comodità'' rispetto al Future, lo stesso non vale in termini di efficienza economica. Date le condizioni ipotizzate nei nostri esempi, mantenere un ETN per un anno costa quasi dieci volte in più rispetto a un Future.

Esempi a confronto

Per offrire una visione immediata della superiorità del Future rispetto all'ETN (in termini di costo) anche per investimenti di durata annuale, abbiamo riepilogato le voci dei due esempi precedenti nella tabella seguente. Se non lo avessi già fatto, ti invitiamo a leggere quali condizioni sono state ipotizzate per il Future e per l'ETN.

FUTURE
ETN
COMMISSIONI
3$ ad eseguito

3$ x 7 eseguiti (primo eseguito piu’ 6 eseguiti dovuti ai 3 roll over)= 21$ ≈ 15€*
5€ ad eseguito

5€ x 2 = 10€
COSTO OPPORTUNITA'*
% annua x capitale impiegato

3%* x 3000€ x 1 Anno = 90€
% annua x capitale impiegato

3%* x 31250€ x 1 Anno = 937,50€
SPREAD*
Somma spread pagati ad ogni roll over

2 tick* x 12,5$/Tick x 3 roll over
= 75$ ≈ 53,57€*

Spread pagato alla chiusura della posizione

0,5%* x 31250€ = 156,25€
SPESE DI GESTIONE
Nessuna
Spese prelevate dall'emittente

1,83% x 31250€ x 1 Anno = 571,88€
INTERESSI ATTIVI
Nessuno
EONIA - 0,5%

(0,6%-0,5%) x 31250€ = 31,25€
TOTALE
15€ + 90€ + 53,57€ = 158,57€
10€ + 937,50€ + 156,25€ + 571,88€ - 31,25€ = 1644,38€

* Come da ipotesi per l'esempio Future e per l'esempio ETN.


ETN e Certificati

Il Future è certamente lo strumento più efficiente che tu possa scegliere, ma se preferisci una soluzione piu' "comoda" hai a tua disposizione i prodotti quotati su Borsa Italiana: gli ETN e i Certificati.

Si tratta di due strumenti molto simili:
  • non necessitano di un roll over periodico
  • non richiedono il versamento di margini
  • sono entrambi soggetti a rischio emittente (a differenza dagli ETF)
  • entrambi possono prevedere costi di gestione (più o meno occulti)

La vera differenza tra i due strumenti si misura sul piano della complessità delle strategie che permettono di adottare: se gli ETN si limitano a replicare un indice, i Certificati permettono anche di incorporare strategie estremamente complesse utilizzando un solo strumento.

Dato l'ampio raggio di esigenze coperte dai Certificati, ti invitiamo a consultare il sito di ACEPI (Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investimento), che raccoglie i principali emittenti di prodotti strutturati. Per una panoramica delle diverse categorie considerate sara' certamente di aiuto la Mappa dei Certificati ACEPI.

Trattandosi di strumenti complessi, consigliamo inoltre vivamente di consultare con attenzione i prospetti informativi prima di procedere con l'investimento.