Come viene applicata da Directa l'imposta di bollo sugli strumenti finanziari?
L'imposta di bollo è dovuta su tutti i tipi di strumenti finanziari detenuti, attualmente nella misura del 2 per mille su base annuale.
La base di calcolo del controvalore imponibile è il prezzo di riferimento dei titoli rilevato l'ultimo giorno del periodo d'imposta. In assenza di un prezzo di mercato si assume il valore nominale o il valore di rimborso.
L'addebito avviene ad opera degli intermediari con la stessa cadenza della rendicontazione periodica, che per le banche è ormai obbligatoriamente trimestrale (quindi 0,5 per mille sul saldo presente l'ultimo giorno di ciascun trimestre).
Directa lascia ai suoi clienti diretti la possibilità di scegliere la cadenza annuale, purché confermino tale opzione almeno una volta in ogni trimestre (ovviamente ad eccezione dell'ultimo) sulla schermata apribile dal punto 2.e delle INFO, "Periodicità della rendicontazione".
I clienti titolari di più conti dovranno effettuare l'eventuale scelta per ciascuno di essi: l'addebito dei bolli potrà quindi seguire criteri differenti per l'uno o per l'altro, in relazione alla volontà espressa.
Per i clienti indiretti, che mantengono i loro soldi depositati presso una banca convenzionata, l'applicazione dell'imposta di bollo è trimestrale, in quanto compete alla loro banca.
Due esempi per illustrare il meccanismo
- Se solo nel primo trimestre la scelta non viene effettuata, verrà addebitato lo 0,5 per mille sul saldo del 31 marzo, e poi l'1,5 per mille a fine anno sul diverso saldo presente il 31 dicembre.
- Se la scelta è effettuata nel primo trimestre e poi non confermata nel secondo, il 31 marzo non ci saranno addebiti, ma il 30 giugno verrà addebitato l'1 per mille del controvalore presente in quel momento, cioè la percentuale maturata in tutti i sei mesi già trascorsi; poi a fine settembre di nuovo lo 0,5 per mille in assenza di nuova scelta nel terzo trimestre, oppure nulla, e il restante 1 per mille solo a fine anno, se nel terzo trimestre la scelta per la cadenza annuale è stata rinnovata.
Che cosa devi sapere per scegliere bene
Giova ricordare che la liquidità è sempre esclusa dal calcolo dell'imponibile (ed esente anche dall'imposta fissa di 34,20 euro prevista per i comuni conti correnti bancari): proprio per questo motivo ciascuno può valutare l'eventuale maggiore convenienza nel suo caso della periodicità annuale di applicazione dell'imposta, tenendo nel debito conto, qualora intenda poi riacquistare titoli venduti al solo scopo di alleggerirne il peso, l'incidenza non solo delle commissioni, ma anche e soprattutto della Tobin tax da pagare nuovamente al momento del riacquisto per tutti i titoli soggetti.
Puoi trovare altri dettagli su questo argomento nelle pagine della sezione "Fiscalità" dedicate all' imposta di bollo.
Aggiornamento 31/3/2023