Investi Italia PIR - il conto PIR con Directa

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Con l'obiettivo di sviluppare servizi rivolti all'investitore autonomo e consapevole e grazie alla partnership con Amundi ETF, Directa offre ai propri Clienti la possibilità di aprire un Conto PIR dedicato.

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Investi Italia PIR - il conto PIR con Directa

Con il conto PIR è possibile operare su ITAMID (Amundi FTSE Italia PMI PIR 2020 UCITS ETF Acc), l'ETF PIR compliant di Amundi ETF.

Questo prodotto è creato in modo da garantire il rispetto dei requisiti di composizione dell'investimento necessari per beneficiare dei vantaggi legati al conto PIR. Spetta al cliente la verifica del rispetto dei limiti temporali e di controvalore investito per anno.

Investi Italia PIR è studiato per aiutare l'investitore a rispettare la normativa rendendo disponibile un prodotto unico liberamente acquistabile in qualunque percentuale, in quanto già di per sé PIR compliant.
Inoltre, prevede una serie di verifiche atte a prevenire possibili azioni che renderebbero il conto non più compliant.

Investi Italia PIR consente di utilizzare il servizio PAC in ETF scaglionando gli acquisti e sfruttando un sistema volto a limitare la possibilità di errore per quanto riguarda il rispetto della normativa. La liquidità necessaria per l'esecuzione degli ordini PAC verrà infatti prelevata dal conto trading, in modo da non sforare i limiti di liquidità imposti dal PIR.

Data la complessa normativa, l'investimento PIR è spesso attuato attraverso l'utilizzo di fondi di investimento. Con il conto PIR, Directa rende questo investimento più accessibile, modulabile e a costi ridotti.


ITAMID

Questo ETF costituisce un investimento “qualificato” ai fini della normativa PIR (Piani Individuali di Risparmio a lungo termine).

L’ETF ITAMID investe nelle Società a media e piccola capitalizzazione quotate sul listino principale di Borsa Italiana, quindi con un’esposizione sull’economia reale delle PMI Italiane. L’ETF investe indicativamente in tutti i titoli dell’indice FTSE Italia Mid Cap (60 titoli) e in 20 titoli dell’indice FTSE Italia Small Cap.
Nell’ETF non sono presenti però titoli del listino EGM (ex AIM Italia). Al seguente link è disponibile la metodologia FTSE utilizzata per la costruzione dell’indice FTSE Italia PIR PMI che costituisce il benchmark dell’ETF.

Codice ISIN: FR0011758085
Politica dei Dividendi: Accumulazione


ITAMID - Ripartizione Settoriale
Beni voluttuari
26,84 %
Finanziari
20,55 %
Industrali
17,07 %
Information Technology
12,98 %
Materiali
9,33 %
Beni di pubblica utilità
4,72 %
Servizi di comunicazione
2,87 %
Beni di prima necessità
2,21 %
Energia
1,99 %
Altro
1,44 %

Per tutte le informazioni su ITAMID clicca qui.


I costi di Investi Italia PIR

E' previsto un canone trimestrale di tenuta conto dello 0,05% sul controvalore in portafoglio - inteso come titoli + liquidità - con un minimo 15 euro.

Grazie all'accordo fee-zero con Amundi ETF le commissioni per ordini in acquisto superiori a 2.000 euro sono pari a ZERO. Lo stesso vale per gli ordini inseriti all'interno del PAC in ETF.

Le commissioni di negoziazione per ordini di vendita o per ordini di acquisto con controvalore inferiore alla soglia di 2.000 euro saranno quelle previste dal profilo semplice.


Apertura conto Investi Italia PIR

Il conto PIR è un prodotto disponibile per i clienti Directa, separato dal conto trading *.

E' possibile aprirlo da
  • dLite menu > Info > 5. Abilitazioni e variazioni contrattuali > c. Apertura conto Investi Italia PIR
  • Classic > Info > 5. Abilitazioni e variazioni contrattuali > c. Apertura conto Investi Italia PIR
Ricordiamo che, come specificato in seguito, il conto da cui si apre Investi Italia PIR sarà quello dal quale verrà prelevata la disponibiltà necessaria all'esecuzione degli ordini nell'ambito del PAC in ETF. 
*Il conto Investi Italia PIR non è attualmente disponibile per i Clienti tramite Banca Convenzionata.


Verifiche di Directa

Sebbene il conto Investi Italia PIR consenta una gestione più semplice, la responsabilità di mantenere la qualifica di "PIR compliant" in accordo con la Normativa resta sempre a carico del Cliente.

Ricordiamo che per beneficiare delle agevolazioni fiscali riservate ai conti PIR è necessario che il conto sia conforme alle regole per almeno due terzi dell’anno. In caso di apertura del conto PIR in corso d’anno il numero di giorni limite in cui è possibile non essere conformi si calcola come i due terzi dei giorni che intercorrono tra la data del primo versamento o investimento e il 31/12 dell’anno in corso.

Di seguito la serie di verifiche atte a prevenire possibili azioni che renderebbero il conto del Cliente non più PIR compliant:

  • qualora le somme di denaro inviate dal Cliente dovessero superare il limite dei 40.000 euro totali per anno (intesi come titoli + liquidità) verranno per "precauzione" spostate su un altro conto directa intestato al Cliente oppure restituite sul conto bancario di provenienza
  • le ritenute fiscali - normalmente operate sul conto trading - verranno al momento addebitate, anche se non dovute. Saranno riaccreditate entro la giornata successiva; ciò consentirà sia a Directa che al Cliente di tenere sotto controllo in modo preciso quanto dovrà eventualmente essere pagato al fisco nel caso in cui il conto dovesse perdere, a qualsiasi titolo, la qualifica di "PIR compliant"
  • Al fine di ridurre la possibilità di sforare i limiti sulla liquidità (10% del totale liquidità + titoli) per gli acquisti tramite il servizio PAC in ETF, l’accredito necessario per la copertura dell'ordine programmato avverrà automaticamente cinque giorni prima dell'invìo degli ordini tramite PAC. L'importo necessario sarà prelevato dal conto trading da cui è stato creato il conto Investi Italia PIR. Nel caso in cui il giorno di invìo degli ordini programmati non fosse ancora presente la disponibilità necessaria, si riproverà a trasferirla dal conto trading.

  • Non è abilitata l'operatività con leva finanziaria.

Che cosa sono i PIR

I PIR sono stati istituiti dalla legge di bilancio per l'anno 2017 con l'intento di convogliare una parte dei risparmi delle persone fisiche - a cui sono riservati - verso le imprese italiane, e in particolare quelle di piccole e medie dimensioni.

L'incentivo per l'investitore è costituito dall'esenzione totale dalla tassazione ordinaria per qualunque rendita finanziaria conseguita nell'ambito del PIR (capital gain, dividendi, interessi...) e inoltre dall'imposta di successione e donazione per il capitale conferito, a fronte del rispetto di determinate condizioni.
Di seguito le principali:

  • gli investimenti nel PIR devono essere mantenuti per almeno cinque anni (è tuttavia possibile smobilizzarli prima, rinunciando all'esenzione fiscale)
  • ogni singolo PIR non può superare l'importo di 40.000 euro investiti in un anno
  • il singolo investitore non può superare i 200.000 euro complessivamente immessi nei PIR, vale a dire che si può destinare ai PIR un massimo di 40.000 euro all'anno per cinque anni, anche non consecutivi
  • il 70% delle risorse deve essere investito in strumenti finanziari emessi da imprese italiane, o anche europee, purché dotate di una stabile organizzazione in Italia (vincolo di diversificazione; il 30% di questo 70% (quindi il 21% del totale) deve essere destinato a strumenti emessi da imprese non incluse nel FTSE Mib, quindi aziende di minor capitalizzazione, come quelle quotate nei segmenti MidCap, STAR e AIM.
  • La liquidità presente sul conto PIR deve essere inferiore al 10% del totale di portafoglio, inteso come titoli più liquidità.

Ricordiamo che per beneficiare delle agevolazioni fiscali riservate ai conti PIR è necessario che il conto sia conforme alle regole per almeno due terzi dell’anno. In caso di apertura del conto PIR in corso d’anno il numero di giorni limite in cui è possibile non essere conformi si calcola come i due terzi dei giorni che intercorrono tra la data del primo versamento o investimento e il 31/12 dell’anno in corso.



Invitiamo a consultare il sito https://economiapertutti.bancaditalia.it/investire/pir/