Investi Italia PIR - il conto PIR con Directa
Aggiornato al 3 luglio 2024
Con l'obiettivo di sviluppare servizi rivolti all'investitore autonomo e consapevole e grazie alla partnership con Amundi ETF, Directa offre ai propri Clienti la possibilità di aprire un Conto PIR dedicato.
Investi Italia PIR - il conto PIR con Directa
Con il conto PIR è possibile operare su ITAMID (Amundi FTSE Italia PMI PIR 2020 UCITS ETF Acc), l'ETF PIR compliant di Amundi ETF.
Questo prodotto è creato in modo da garantire il rispetto dei requisiti di composizione dell'investimento necessari per beneficiare dei vantaggi legati al conto PIR. Spetta al cliente la verifica del rispetto dei limiti temporali e di controvalore investito per anno.
Investi Italia PIR è studiato per aiutare l'investitore a rispettare la normativa rendendo disponibile un prodotto unico liberamente acquistabile in qualunque percentuale, in quanto già di per sé PIR compliant.
Inoltre, prevede una serie di verifiche atte a prevenire possibili azioni che renderebbero il conto non più compliant.
Investi Italia PIR consente di utilizzare il servizio PAC in ETF scaglionando gli acquisti e sfruttando un sistema volto a limitare la possibilità di errore per quanto riguarda il rispetto della normativa. La liquidità necessaria per l'esecuzione degli ordini PAC verrà infatti prelevata dal conto trading, in modo da non sforare i limiti di liquidità imposti dal PIR.
Data la complessa normativa, l'investimento PIR è spesso attuato attraverso l'utilizzo di fondi di investimento. Con il conto PIR, Directa rende questo investimento più accessibile, modulabile e a costi ridotti.
ITAMID
Questo ETF costituisce un investimento “qualificato” ai fini della normativa PIR (Piani Individuali di Risparmio a lungo termine).
L’ETF ITAMID investe nelle Società a media e piccola capitalizzazione quotate sul listino principale di Borsa Italiana, quindi con un’esposizione sull’economia reale delle PMI Italiane. L’ETF investe indicativamente in tutti i titoli dell’indice FTSE Italia Mid Cap (60 titoli) e in 20 titoli dell’indice FTSE Italia Small Cap selezionati in base al volume di scambi giornalieri e alla capitalizzazione di mercato.
Nell’ETF non sono presenti però titoli del listino EGM (ex AIM Italia). Al seguente link è consultabile la metodologia FTSE utilizzata per la costruzione dell’indice FTSE Italia PIR PMI, che costituisce il benchmark dell’ETF.
Codice ISIN: FR0011758085
Politica dei Dividendi: Accumulazione
ITAMID - Ripartizione Settoriale |
|
Industrials |
21,18 % |
Financials |
19,64 % |
Consumer Discretionary |
19,03 % |
Information Technology |
14,08 % |
Materials |
12,00 % |
Utilities |
5,76 % |
Communication Services |
3,36 % |
Consumer Staples |
2,74 % |
Health Care |
1,81 % |
Others |
0,41 % |
Per tutte le informazioni su ITAMID clicca qui.
I costi di Investi Italia PIR
E' previsto un canone trimestrale di tenuta conto dello 0,05% sul controvalore in portafoglio - inteso come titoli + liquidità - con un minimo 15 euro.
Grazie all'accordo fee-zero con Amundi ETF le commissioni di negoziazione per ordini in acquisto superiori a 2.000 euro sono pari a ZERO. Lo stesso vale per gli ordini inseriti all'interno del PAC in ETF.
Le commissioni di negoziazione per ordini di vendita o per ordini di acquisto con controvalore inferiore alla soglia di 2.000 euro saranno quelle previste dal profilo semplice.
Apertura conto Investi Italia PIR
Il conto PIR è un prodotto disponibile per i clienti Directa, separato dal conto trading *.
E' possibile aprirlo da- dLite menu > Info > 5. Abilitazioni e variazioni contrattuali > c. Apertura conto Investi Italia PIR
- Classic > Info > 5. Abilitazioni e variazioni contrattuali > c. Apertura conto Investi Italia PIR
Verifiche di Directa
Sebbene il conto Investi Italia PIR consenta una gestione più semplice, la responsabilità di mantenere la qualifica di "PIR compliant" in accordo con la Normativa resta sempre a carico del Cliente.
Ricordiamo che per beneficiare delle agevolazioni fiscali riservate ai conti PIR è necessario che il conto sia conforme alle regole per almeno due terzi dell’anno. In caso di apertura del conto PIR in corso d’anno il numero di giorni limite in cui è possibile non essere conformi si calcola come i due terzi dei giorni che intercorrono tra la data del primo versamento o investimento e il 31/12 dell’anno in corso.
Di seguito la serie di verifiche atte a prevenire possibili azioni che renderebbero il conto del Cliente non più PIR compliant:
- qualora le somme di denaro inviate dal Cliente dovessero superare il limite dei 40.000 euro totali per anno (intesi come titoli + liquidità) verranno per "precauzione" spostate su un altro conto directa intestato al Cliente oppure restituite sul conto bancario di provenienza
- le ritenute fiscali - normalmente operate sul conto trading - verranno al momento addebitate, anche se non dovute. Saranno riaccreditate entro la giornata successiva; ciò consentirà sia a Directa che al Cliente di tenere sotto controllo in modo preciso quanto dovrà eventualmente essere pagato al fisco nel caso in cui il conto dovesse perdere, a qualsiasi titolo, la qualifica di "PIR compliant"
- Al fine di ridurre la possibilità di sforare i limiti sulla liquidità (10% del totale liquidità + titoli) per gli acquisti tramite il servizio PAC in ETF, l’accredito necessario per la copertura dell'ordine programmato avverrà automaticamente la mattina del giorno di invio degli ordini tramite PAC. L'importo necessario sarà prelevato dal conto trading da cui è stato creato il conto Investi Italia PIR.
- Non è abilitata l'operatività con leva finanziaria.
Che cosa sono i PIR
I PIR sono stati istituiti dalla legge di bilancio per l'anno 2017 con l'intento di convogliare una parte dei risparmi delle persone fisiche - a cui sono riservati - verso le imprese italiane, e in particolare quelle di piccole e medie dimensioni.
L'incentivo per l'investitore è costituito dall'esenzione totale dalla tassazione ordinaria per qualunque rendita finanziaria conseguita nell'ambito del PIR (capital gain, dividendi, interessi...) e inoltre dall'imposta di successione e donazione per il capitale conferito, a fronte del rispetto di determinate condizioni.
Di seguito le principali:
- gli investimenti nel PIR devono essere mantenuti per almeno cinque anni (è tuttavia possibile smobilizzarli prima, rinunciando all'esenzione fiscale)
- ogni singolo PIR non può superare l'importo di 40.000 euro investiti in un anno
- il singolo investitore non può superare i 200.000 euro complessivamente immessi nei PIR, vale a dire che si può destinare ai PIR un massimo di 40.000 euro all'anno per cinque anni, anche non consecutivi
- il 70% delle risorse deve essere investito in strumenti finanziari emessi da imprese italiane, o anche europee, purché dotate di una stabile organizzazione in Italia (vincolo di diversificazione; il 30% di questo 70% (quindi il 21% del totale) deve essere destinato a strumenti emessi da imprese non incluse nel FTSE Mib, quindi aziende di minor capitalizzazione, come quelle quotate nei segmenti MidCap, STAR e AIM.
- La liquidità presente sul conto PIR deve essere inferiore al 10% del totale di portafoglio, inteso come titoli più liquidità.
Ricordiamo che per beneficiare delle agevolazioni fiscali riservate ai conti PIR è necessario che il conto sia conforme alle regole per almeno due terzi dell’anno. In caso di apertura del conto PIR in corso d’anno il numero di giorni limite in cui è possibile non essere conformi si calcola come i due terzi dei giorni che intercorrono tra la data del primo versamento o investimento e il 31/12 dell’anno in corso.
Invitiamo a consultare il sito https://economiapertutti.bancaditalia.it/investire/pir/
Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento. Prospetto in lingua inglese e KID in lingua italiana sono disponibili sul sito web www.amundietf.it. Questo annuncio non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento. Si prega di prendere visione delle caratteristiche degli strumenti finanziari in offerta e dei rischi ad esso associati, presenti anche nell'informativa messa a disposizione da Directa ("Informativa precontrattuale", Sezione C - Informazioni sugli strumenti finanziari). Gli ETF possono essere strumenti complessi e il loro valore può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l'investitore potrebbe perdere l'intero capitale investito. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. Directa consiglia di leggere attentamente i Prospetti, i "KID" e i Documenti di Quotazione, disponibili sul sito del gestore dell'ETF, dove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio, i costi e il regime fiscale. I potenziali investitori devono esaminare se la natura, le caratteristiche e i rischi dell'investimento sono appropriati alla loro situazione. In caso di dubbi, consultare un consulente finanziario. Una sintesi delle informazioni sui diritti degli investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com/legal-documentation. La società di gestione può decidere di ritirare la notifica delle disposizioni adottate per la commercializzazione di quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno Stato membro rispetto alle quali aveva precedentemente effettuato una notifica. Le operazioni di investimento in ETF sono sottoposte a valutazione di appropriatezza prevista dalla normativa vigente. Possono verificarsi costi di transazione quando si negoziano gli ETF. Directa SIM non effettua alcuna verifica del rispetto delle condizioni previste dalla normativa tempo per tempo vigente per la qualificazione dell'investimento come "Piano Individuale di Risparmio" (PIR); tale verifica rimane sotto la responsabilità del Cliente. La presente comunicazione non è rivolta alle U.S. Person.