Il contratto future
Il contratto future è un impegno a vendere o comprare un sottostante al prezzo di mercato che esso avrà a una scadenza prefissata. Mantenendo il contratto sino alla scadenza si lucra quindi il guadagno, o ci si accolla la perdita, derivanti dalla differenza tra i prezzi di mercato all'apertura della posizione e alla scadenza del contratto.
Per comprare o vendere un contratto future non è necessario versare l'intero controvalore del sottostante, ma basta un "margine", che può essere fisso o variabile, abitualmente intorno al 10-20% del controvalore medesimo.
Per i contratti Future aperti su mercati con valute diverse dall'Euro, per esempio sul CME di Chicago, i margini e il valore del contratto stesso sono espressi in dollari, e quindi esposti al rischio di cambio.
Il margine che si versa per il mantenimento del contratto future e i successivi movimenti di reintegro hanno valuta al giorno successivo.
Trattamento fiscale
Sugli utili si applica la stessa tassazione (oggi 12.50%) prevista per il mercato azionario. Si noti che, anche se ogni giorno vengono effettuati movimenti di liquidità, in entrata o uscita, per il mantenimento del margine, ai fini fiscali l'utile o la perdita si definiscono unicamente al momento della chiusura delle posizioni.